"... Ma perché non vai dal biomeccanico?"
"... Da chi vado io?"
Passata una settimana sono per la prima volta nello studio di questo misterioso amico del ciclista. Telecamere, rulli, livelle, sgabelli, bilancia, metro, insomma c'è veramente di tutto. Sembra di essere in un officina, l'ambiente è professionale quindi inizio a crederci da subito. Inizia con la "visita" alla bici. Scrupolosamente il biomeccanico prende tutte le misure possibili ed immaginabili, le distanze tra ciascun componente (difficile per anche ricordarsele) registra tutto sul suo foglio excel in religioso silenzio. Poi arriva il mio momento peso, altezza (fin qui tutto normale), poi flessibilità, misure dei piedi, del bacino, valutazione asimmetrie, postura, anche qui i dati sono registrati con attenzione. Dopodiché si sale in bici, le telecamere puntate addosso che registrano i movimenti ed inizia la valutazione minuziosa. Grazie a qualche 'bollino' adesivo su ginocchia, caviglie, bacino, spalle, prende dei punti di riferimento che lo aiuteranno ad analizzare la postura in sella. Dopo qualche minuto di pedalata iniziano le modifiche, alzare la sella, avvicinare il manubrio, riposizionare le tacchette sotto i pedali e si riparte. Al secondo tentativo in sella è impressionante la sensazione di naturalezza che si percepisce, la pedalata diventa molto più naturale la sensazione di fatica sparisce, soddisfattissimo scendo e condivido le mie percezioni ma lui niente, perfezionista, insiste che c è ancora qualcosa da sistemare. Alla fine passano più di 2 ore, regolazioni millimetriche che sono curioso di testare prima possibile. Quindi la mattina mi sveglio prestissimo e parto.... 80km di divertimento, nessun fastidio alla schiena, la sensazione di non completa estensione delle gambe sparita, per la prima volta è stato veramente un piacere pedalare per 4 ore e fare 1400m di dislivello. Arrivato a casa noto che anche strava conferma le mie sensazioni, dei 53 segmenti 50 sono migliorati. Ovviamente non sono diventato Pantani in un giorno, ma questo dipende da me e dalla mia preparazione, non più dai fastidi, dolori, sensazioni sgradevoli dovute ad una impostazione non corretta.
Conclusione: il BIOMECCANICO è fondamentale, nello specifico Luca DODI, persona professionale e preparata, che ringrazio per aver aggiunto piacere al divertimento delle mie future pedalate. Consiglio caldamente a tutti di contattarlo prima possibile. Ora, a causa sua, non ho più scuse, non mi resta che FATICARE!!
Commenti
Posta un commento